Nel contesto delle indagini digitali, identificare l’utente dietro un indirizzo IP può rappresentare una sfida, soprattutto a causa di meccanismi come il Network Address Translation (NAT), che maschera le connessioni e rende più complessa l’associazione tra attività online e utenze reali.
Grazie all’utilizzo del software avanzato CIT di MBS Engineering, è stato possibile superare queste difficoltà, incrociando i dati di connessione di META Platforms Inc. con quelli degli Internet Service Provider (ISP), fornendo un supporto concreto alle autorità investigative.
In questo articolo, analizziamo un caso pratico in cui CIT ha permesso di associare con precisione un account Instagram a un’utenza telefonica reale.
L’obiettivo: l’identificazione dei soggetti
Le indagini digitali moderne si trovano a fronteggiare sfide tecniche sempre più sofisticate, che rendono complessa l’identificazione certa degli utenti e la ricostruzione accurata delle loro attività online. Tra gli ostacoli principali vi sono:
- IP dinamici e NAT (Network Address Translation): Molti provider di servizi internet assegnano agli utenti indirizzi IP dinamici, che cambiano periodicamente, rendendo difficile stabilire una corrispondenza univoca tra un IP e un soggetto specifico. Inoltre, nelle reti aziendali o domestiche, il NAT consente a più dispositivi di condividere lo stesso indirizzo IP pubblico, complicando ulteriormente l’attribuzione di un’azione a un singolo individuo.
- Reti private, proxy e VPN: Strumenti come Virtual Private Network (VPN), proxy e reti anonime permettono agli utenti di mascherare la propria posizione e il proprio indirizzo IP reale, reindirizzando il traffico attraverso server intermedi spesso situati in paesi diversi. Questo livello di anonimato aggiuntivo ostacola le indagini, poiché rende difficile determinare l’origine effettiva delle connessioni e attribuire con certezza un’attività a un soggetto specifico.
Mancanza di dati strutturati e frammentazione delle informazioni: I dati forniti dai provider di servizi internet, dai social network e dalle piattaforme online sono spesso incompleti, frammentati o soggetti a restrizioni legali e normative sulla privacy. Inoltre, ogni piattaforma utilizza formati e criteri di registrazione diversi, rendendo necessaria l’adozione di strumenti avanzati di analisi, correlazione e intelligenza artificiale per aggregare, interpretare e validare le informazioni raccolte.
La soluzione: l’analisi con il software CIT
Per superare queste sfide, è stata adottata una metodologia di acquisizione e analisi forense avanzata, basata su:
- Dati forniti da META Platforms Inc.
- Acquisizione degli ID Instagram oggetto di indagine.
- Analisi degli indirizzi IP utilizzati per l’accesso, con date e orari precisi.
- Dati di connessione forniti dagli ISP
- Log delle sessioni di rete, con dettagli sugli IP pubblici e privati.
- Mappatura delle connessioni tra utenti e infrastrutture di rete.
- Incrocio delle informazioni tramite CIT
- Identificazione degli utenti associati agli IP analizzati.
- Verifica della corrispondenza tra IP pubblici e privati, superando le limitazioni del NAT.
- Associazione degli account social a utenze telefoniche reali.
L’elemento chiave che ha permesso di risolvere il caso è stato il software CIT di MBS Engineering, progettato per:
- Acquisire e analizzare automaticamente i dati da più fonti, compresi i file forniti da META e gli ISP.
- Superare il problema del NAT, identificando con precisione gli utenti dietro gli IP condivisi.
- Integrare le informazioni OSINT, arricchendo il quadro investigativo con dati pubblicamente disponibili.
- Associare account social a numeri telefonici reali, supportando le autorità nell’indagine.
Grazie a CIT, il team investigativo è stato in grado di identificare i numeri di telefono collegati a più IP associati allo stesso account Instagram, risolvendo il problema del mascheramento degli IP nattati e fornendo un risultato accurato e verificabile.
Un approccio tecnologico per indagini più efficaci
Questo caso dimostra come l’integrazione tra analisi forense digitale e strumenti tecnologicamente avanzati, come CIT, consenta di affrontare con successo le complessità delle indagini online.
Grazie a metodologie sofisticate e a strumenti all’avanguardia, è possibile tracciare con precisione le attività digitali, attribuendole con certezza a specifiche utenze reali.
Questo approccio non solo migliora l’efficacia delle investigazioni informatiche, ma rappresenta anche un passo avanti nella lotta contro il cybercrime, garantendo maggiore trasparenza e affidabilità nella raccolta e nell’interpretazione delle prove digitali.