Sulle Tracce Digitali: Processi Estrattivi ed Analisi per un’Indagine Efficace

05/10/2023
Sulle Tracce Digitali: Processi Estrattivi ed Analisi per un’Indagine Efficace

MBS Engineering, in collaborazione con MSAB, ha il piacere di annunciare un evento in presenza che si terrà il giorno 5 ottobre 2023 presso l’Hotel Empire a Roma, con orario di inizio alle 8:30 e conclusione prevista per le 17:00.

Il tema centrale di questo incontro sarà: “Sulle Tracce Digitali: Processi Estrattivi ed Analisi per un’Indagine Efficace”.

Durante il corso della giornata, i partecipanti avranno l’opportunità di assistere a presentazioni di rinomati esperti nel campo delle Digital Forensics, rappresentanti di importanti autorità europee e specialisti italiani provenienti da aziende leader nel settore.

L’evento è gratuito, ma è necessario effettuare la registrazione tramite il seguente link, poiché il numero di posti disponibili è limitato.

Non perdete l’occasione di partecipare a questo importante evento dedicato all’indagine digitale e alle sue applicazioni pratiche. Sarà un’opportunità unica per acquisire conoscenze di alto livello e incontrare professionisti di spicco nel settore. Vi aspettiamo numerosi!

Businesswoman Making Presentation At Conference

Digital Forensic & Investigation Conference

EVENTO-ROMA 20-21/09/2021
20-21/09/2020
Digital Forensic & Investigation Conference

Digital Forensic & Investigation Conference è un evento internazionale organizzato da 4N6 SRL, capace di unire i settori della digital forensics e della cybersecurity, offre un’esperienza formativa unica e che punta l’attenzione sulle novità della tecnologia, sui più recenti processi dell’analisi forense e sulle sempre maggiori e più virtuose collaborazioni tra agenzie investigative, governo e settore privato.

La quarta edizione dell’evento si svolgerà martedì 20 e mercoledì 21 settembre 2022 a Roma, presso l’Auditorium del Massimo (Viale Massimiliano Massimo, 1). L’incontro rappresenta oggi una delle risorse più importanti per i professionisti della sicurezza delle reti aziendali, per gli specialisti di digital forensic delle forze dell’ordine statali e locali e per i leader del settore della cybersecurity di tutto il mondo e vedrà la nostra partecipazione in qualità di operatori del settore, con la presentazione – curata da Alberto Scalabrini – dal titolo “CIT – La rivoluzione nell’analisi dei dati“.

Uno degli scopi dell’evento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli sviluppi, la formazione, le potenzialità e l’etica nel campo della sicurezza informatica e della digital forensics.

Il programma della conferenza copre un’ampia gamma di argomenti pratici, attuali e rilevanti per i professionisti del settore. Tra tutti:

– Investigazioni di digital forensics e intelligenza artificiale;
– Applicazioni giurisprudenziali e riconoscimento professionale;
– Analisi Forense & Intelligence.

Il programma della conferenza 2022 prevede diverse sessioni formative e dimostrative, condotte da professionisti del settore di aziende leader come: Magnet Forensics, Opentext, Amped Software, Briefcam, Cellbrite e molte altre.

L’evento è patrocinato dall’Università “La Sapienza” di Roma.

Blockchain: potenzialità e rischi di un mondo nuovo

La blockchain, tradotta letteralmente “catena di blocchi”, è una nuova tecnologia che sfrutta le caratteristiche di una rete di nodi informatici per gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni.

Viviamo un tempo caratterizzato da rapidissime trasformazioni sociali e tecnologiche. Ogni giorno veniamo a conoscenza di nuovi ritrovati dell’informatica e, assieme a questi, nascono neologismi e procedure per nominare e svolgere compiti quotidiani. L’ultimo decennio è stato caratterizzato da un gran parlare relativo alla tecnologia blockchain, le criptovalute, gli smart contract e molto altro. Il rischio maggiore è quello di restare impantanati in una confusione molto diffusa tra i non addetti ai lavori.

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In cosa consiste e come funziona una blockchain

Una blockchain è un registro digitale in grado di memorizzare informazioni in modo sicuro, verificabile e permanente. Le informazioni possono essere di vario tipo: dai dati anagrafici alle transazioni economiche. Uno dei punti con maggiore attrattiva di questa tecnologia consiste nell’immutabilità dei dati trascritti. Questo significa che una volta registrata una transazione o una certificazione di proprietà, all’interno di un blocco di questa catena virtuale, questa non può essere alterata retroattivamente. Questa proprietà intrinseca della catena diventa un enorme vantaggio nella trasparenza delle operazioni economiche o dei certificati di proprietà di un qualsiasi bene. I campi di applicazione di questa tecnologia non si fermano certo a quello economico. Anzi, si espandono a ritmi vertiginosi, includendo i mercati immobiliari, la compravendita di opere d’arte e il gaming.

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Ogni informazione registrata sulla catena deve essere validata. Per farlo ci si avvale di un codice di autenticazione, nel linguaggio tecnico “hash”. Questo può essere considerato alla stregua di un’impronta digitale: è univoco e collegato a un unico blocco di informazioni. Una volta generato l’hash collegato ai dati, questo raggiunge i nodi della rete per essere sottoposto a una verifica. Quando il nodo riceve un’informazione da validare inizia un processo chiamato mining. Quando uno dei validatori conclude la procedura, invia il risultato al resto dei nodi per verificarne la correttezza. Al termine della verifica il blocco validato viene aggiunto in via permanente alla catena.

Cenni storici

Il primo reale accenno alla blockchain risale al 2008, precisamente all’interno del “Bitcoin design paper”, il White Paper con cui Satoshi Nakamoto (pseudonimo la cui reale identità è ad oggi sconosciuta) illustra la sua idea rivoluzionaria relativa a una moneta virtuale governata esclusivamente da algoritmi, quindi decentralizzata: il Bitcoin. La decentralizzazione porta con sé una serie di vantaggi invidiabili sotto l’aspetto dell’economia di tempo e di denaro. Questa tecnologia, infatti, si slega dalla mediazione di banche o istituti di credito, grazie alla progettazione di una piattaforma distribuita su un network peer to peer (P2P, caratterizza uno scambio tra nodi equivalenti tra loro in termini di autorità). Occorre aspettare il 2009 per vedere rilasciato il Genesis Block, il blocco iniziale della Blockchain Bitcoin. In prima battuta, l’interesse per il mondo delle criptovalute e per tutto ciò che gli gravita intorno è andato incrementandosi lentamente. Tra il 2014 e il 2015, anche altre piattaforme – prima tra tutte Ethereum – hanno attinto agli stessi principi di funzionamento per creare diverse blockchain dedicate, con relative monete virtuali e smart contract regolatori. Non si è atteso molto tempo prima che l’idea alla base delle blockchain si distaccasse dalle criptovalute e iniziasse ad assumere ruoli sempre più variegati. In Italia, questa tecnologia ha visto la luce nel 2017, grazie alla partecipazione di Unicredit e Intesa San Paolo e alla sperimentazione del Global Payment Innovation di SWIFT.

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Il lato oscuro della blockchain

La tecnologia decentralizzata ha iniziato a inglobare un numero sempre maggiore di funzioni e campi di applicazione. La DeFi (Finanza Decentralizzata) è soltanto la punta di un enorme iceberg di funzionalità che potrebbero fare comodo ad altrettante funzioni operative o di controllo. Di pari passo con le numerose potenzialità di cui abbiamo parlato, però, anche il mondo della criminalità organizzata non ha tardato a ritagliarsi un pezzetto di spazio all’interno di questo vastissimo ecosistema. L’impossibilità di “controllare” le criptovalute che si muovono attraverso le blockchain le rende uno strumento estremamente adatto al compimento di illeciti. Grazie agli asset digitali, come i Bitcoin o gli Ether, è possibile acquistare droghe e armi, ma anche documenti falsi, dietro il pagamento di cifre talvolta neanche proibitive. Il lato oscuro delle blockchain è un ecosistema estremamente florido che, secondo un’inchiesta di The Verge, ha fatturato circa 1,23 miliardi di euro nel 2020.

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Rischi della decentralizzazione

Al di là dell’aspetto criminoso, la decentralizzazione finanziaria, oltre che un immenso punto forte delle blockchain, rappresenta anche uno dei suoi punti deboli più insidiosi e invalidanti. Decentralizzato significa privo di intermediari, che si traduce in “più veloce”, “più trasparente” e “meno dispendioso”; caratteristiche che rendono bitcoin uno strumento privilegiato da parte della criminalità organizzata, terroristi, finanzieri ed evasori, consentendo loro di far circolare e conservare fondi illeciti che prescindono e travalicano ogni legge nazionale.

Al fine di garantire alle forze di PG un supporto che possa fronteggiare l’esigenza relativa alla tracciabilità dei dati registrati all’interno delle principali blockchain, il sistema a supporto dell’attività investigativa CIT – Financial Crime, software progettato e sviluppato all’interno dei laboratori MBS Engineering,  è stato integrato per fronteggiare le richieste mutevoli legate alla ricostruzione degli estratti conto  legati all’utilizzo illecito di nuove piattaforme virtuali.


Fonti:

FinanzaEtica
Borsa Italiana
W. Academy
The verve
Pictet – istituto di investimento